Antonio Gaudi

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Uno degli architetti più originali e innovatori del Novecento,è stato Antonio Gaudi.
A più di 150 anni dalla sua nascita, è cominciato anche il processo di beatificazione di Gaudí. non si tratta, della solita, scontata e  laica “beatificazione” in senso culturale, ma proprio nel senso strettamente religioso del termine. Uomo profondamente devoto, Antonio Gaudì venne soprannominato già dai contemporanei “l’architetto di Dio” e la sua opera, secondo l’arcivescovo di Barcellona cardinale Ricard María Carles, è comparabile al “Cantar espiritual” di san Giovanni della Croce.
Questo visionario architetto era uomo dal temperamento appassionato e dotato di una intelligenza fuori dal comune. Nato il 25 giugno 1852 a Reus, Antonio Gaudì Cornet, oggi considerato uno dei più grandi architetti degli ultimi due secoli, discendeva da una famiglia di modeste origini sociali. frequentò prima la scuola degli Scolapi di Reus e poi, nel 1870, la Scuola di Architettura di Barcellona.
Fra il 1876 e il 1878 Gaudì, ancora studente, realizza lavori con gli architetti Villar, Sala e Martorell, così come con il capomastro Fontserè. Il 4 gennaio 1878 finisce finalmente gli studi di architettura e il 15 marzo ottiene il titolo di architetto, che gli consente di aprire un ufficio nella barcellonese Via Call. Questo è l’anno in cui invia a Parigi, dove si inaugura l’Esposizione Internazionale, il progetto della “Cooperativa Mataronense”.

Nel 1883 si assume l’incarico della realizzazione del progetto della Sagrada Familia. Fra il 1890 e il 1894 si trasferisce in Andalusia, a Leon e Astorga, città queste in cui lascerà una profonda impronta architettonica. Il 3 settembre 1901 ottiene il Premio dal Municipio di Barcellona per la realizzazione della Casa Calvet.
Nel 1904 visita Palma di Maiorca, nella quale tornerà nel 1914. Nel 1910 ottiene un enorme successo nell’Esposizione del “Societè Generale des Beaux Arts” di Parigi. L’anno dopo, durante una visita a Malta si ammala gravemente contraendo una rara specie di febbre.
Il 7 giugno 1926 Gaudì viene tragicamente investito da un tram. Il suo miserevole aspetto ingannò i soccorritori che pensarono si trattasse di un povero vagabondo. Lo trasportarono all’ospedale della Santa Croce, un ospizio che la ricca borghesia catalana aveva costruito per i mendicanti. Venne identificato, ma il 10 giugno spirò: venne seppellito a Barcellona, proprio nel cuore della Sagrada Familia. Considerato l’architetto emblematico del modernismo novecentesco, Gaudì fu anche rappresentante di una corrente culturale e spirituale che opponeva all’anarchismo e ai fervori socialisti dei primi del ‘900, valori profondamente cristiani, quasi mistici. E mistico era lui stesso, come dimostra bene una vita di povertà e solitudine spesa a servizio della sua professione, ma con un fine più alto: costruire la città di Dio nella città degli uomini.
Per quarantadue anni, dal 1884 fino al giorno dell’improvvisa morte, Gaudì lavorò instancabilmente alla “Sagrada Familia”. Negli ultimi tempi non si allontanava più dal gigantesco cantiere neppure per dormire. Nonostante avesse una piccola casetta nel centro storico di Barcellona, si era ricavato un angolino nella Sagrada Familia, dove studiava e lavorava, giorno e notte. Non si sposò mai e non ebbe figli.

Antonio Gaudiultima modifica: 2010-03-04T16:59:41+01:00da save988